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mercoledì 11 maggio 2011

LE MIE EX AUTO: INTEGRA TYPE-R

Visto che non ho altre novità da postare sul 306 (sto aspettando di fare il tagliandone, il mio meccanico di fiducia mi ha chiesto pazienza perchè è un pò preso con altre auto, e non sono riuscito ancora nè di trovare un frontale nè di mettermi a sistemare i piccoli problemi con gli interni), inizio a raccontarvi un pò le mie passate esperienze automobilistiche. Vi dico la verità, avevo intenzione di non partire da questa auto, perchè volevo lasciarla per ultima, in quanto per me è stata ed è un grande amore, l'auto che ho posseduto più a lungo (3 anni esatti), con cui ho fatto più km (30.000). Ha rappresentato per me un sogno diventato realtà. Come anticipato, la mia passione per le auto mi accompagna da sempre, ma ricordo esattamente quando sfogliando una rivista rimasi basito e a bocca aperta davanti alla pubblicità della Integra: era perfetta, fantastica, un concentrato di agonismo senza fronzoli che incarna il mio modo di vedere l'Automobilismo. Avevo 16 anni, e dovetti aspettare fino ai 23 per poterne acquistare una, la N°1950, uno splendido esemplare nero del 1998, a costi di enormi sacrifici. Ma è stato un sacrificio che rifarei molto volentieri. In questi tre anni ho guidato un'icona, un'auto che si stacca dalla massa come una perla rara ed elitaria, nel modo in cui solo gli oggetti che non seguono mode o la legge dell'apparire ma solo e unicamente un progetto focalizzato al raggiungimento a tutti i costi di un obiettivo: essere la migliore trazione anteriore. Da questo processo escono oggetti senza tempo, che non invecchiano e che non appassiscono al passaggio dei costumi e delle mode. Questo è L'integra TypeR, con il suo 1,8 B18c6 da 192 urlanti cavalli a 8000giri, con la sua erogazione di potenza esotica e selvaggia sottolineata da un urlo degno di un'auto da turismo. Con il suo cambio preciso come l'otturatore di un fucile a ravvicinatissimo, con il suo differenziale autobloccante meccanico a tenere giù la potenza e trasformarla in accelerazione e moto in avanti. Il suo posto di guida è perfetto e semplicissimo: volante in posizione verticale, posizione di guida sdraiata e bassa, due sedili Recaro e basta. Anche per questo, oltre che alle sue miracolose prestazioni (0-100km\h in 6,54sec - 235km\h di velocità massima, parametri rilevati sulle riviste dell'epoca...parliamo di un 1,8 aspirato) su EVO è stata considerata la migliore TRAZIONE ANTERIORE mai costruita, riconoscimento pazzesco, visto che nel corso degli anni molte ottime auto sono state prodotte.

Ho comprato l'Itr (acronimo di Integra) nel luglio del 2006: la trovai grazie una segnalazione di un altro appassionato a Genova. Andai a vederla. Come vidi il profilo dell'ala posteriore spuntare tra le altre auto in sosta, sapevo che l'avrei comprata. Insomma, pagai più del dovuto un'auto con dei difetti solo perchè non riuscii a trattenermi, ma in fondo è passione o no?
L'auto aveva un impianto audio senza senso (a tutti quelli che comprano auto sportive leggere e grezze per poi metterci impianti da centinaia di kg: siete completamente fuori di testa, è come avere una modella e farla vestire da meccanico. E sono stato molto gentile...), gomme fuori regola, freni finiti, qualche righina qua e là.
Ci investii tempo e amore, e tanti soldi in modifiche meccaniche (scarico n1, aspirazione, assetto Bilstein+Eibach, barre di rinforzo superiori e inferiori + c-pillar, freni con pastiglie racing, indicatori temperatura olio\acqua e pressione olio, paratie antisbattimento in coppa) e migliorie estetiche (nel pure stile Jdm: specchi Spoon replica, eliminazione antenna, riverniciatura integrale), ma non riuscivo a staccarle gli occhi di dosso. Posteggiavo e mi giravo un paio di volte a guardarla, sempre, per tutti i 3 anni in cui mi ha accompagnato.

Quando l'ho venduta non ho avuto il coraggio di vederla andare via, detti la chiavi al ragazzo che se l'è comprata e scappai per le scale...ma il suono che si allontanava mi strinse il cuore. Sembra vagamente patetico, ma chi l'ha provato sa di cosa sto parlando: da appassionato, vendere un'auto per esigenza e non per voglia di farlo, un'auto di cui sei ancora follemente innamorato e che mai ti ha deluso, in nulla, è una cos davvero dura da fare...
Come detto, parto nel racconto del mio passato dalla Integra TypeR perchè è la mia pietra di paragone, quella che per me segna il punto più alto...L'Integra mi ha portato in pista, in giro, in vacanza, ovunque. Mi ha cambiato in meglio innumerevoli giornate, per il semplice fatto di poterla guidare, di poterla possedere.

Con lei ho realizzato la Guidata Perfetta, una domenica mattina che dovevo tornare presto dalla montagna verso Torino, da solo. Una esperienza che ricordo come se fosse successo 10 minuti fa, 62km di Paradiso, con la mente vuota, il cervello che attiva solo le sensazioni e i movimenti atti alla guida veloce, due dita di finestrino abbassato, l'aria fresca piena di luce polverosa fuori. La radio spenta, i Recaro che ti stringono forte, il suono di un 1,8 che gira a 8500giri, il freddo del pomello in titanio. Il fischio dei freni intervallato al ruggito dell'induzione che risucchia l'aria di un giorno di inizio Maggio carica di ossigeno e la trasforma in perfezione tecnica.

Prima o poi riavrò una Integra TypeR, non so quando, ma la riavrò, e questa volta per tenerla e custodirla...
Intanto metto qualche foto e un paio di video miei, a Monza e a Lombardore.



Un giro a Lombardore visto da fuori:


Sessione a Monza:

Foto varie...dalle prime all'ultimo step evolutivo:

 Prima volta in pista...notare il mio indicatore di G-laterali a forma di Arbre Magique...


Sempre la stessa volta in pista, qua invece si può vedere il casco a lecca-lecca...


Qua avevo già iniziato a sistemarla: freni decenti, cinture a 4 punti e lucidata...





Qua era a due mesi dalla vendita...Semplicemente perfetta, gommata, cerchi riverniciati di bianco, assetto, scarico N, specchi Spoon replica ecc...ditemi se non era perfetta...



E siccome la adoravo, nonostante fosse in vendita, comprai 4 cerchi con l'Et giusto...ora capite perchè non ebbi il coraggio di guardarla svoltare e sparire dalla mia vita...







A presto.

Marco

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