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martedì 26 novembre 2013

Automatica, enorme, comodissima. E Diesel. Jaguar Xf 2.2

Da appassionato di auto sportive, molto spesso mi pongo in maniera scettica rispetto alle berline diesel con tanti cv. Vengono descritte spesso come velocissime,
sportive, parsimoniose, comode. Per esperienza personale, cercare di fare tante cose in antitesi tra loro tutte assieme porta solamente a un sacco di compromessi, e a non fare bene veramente nulla. Tuttavia alle volte sembro un vecchio brontolone, e il dubbio sorge: non è che a 30 anni stia diventando un noioso nostalgico delle auto "dure e pure"?
Mi sto perdendo qualcosa nella mia "talebanità"?
Nonostante questa reticenza, non resto impassibile davanti alla nuova generazione di motori diesel: tanti cv, un mare di coppia, differenziali (per quanto simulati elettronicamente) cambi velocissimi, funzioni
"sport" sempre più aggressive.
E la domanda nasce spontanea: com'è guidare una di queste berline di nuova generazione? Trazione posteriore, tanta coppia, cambio automatico con funzione sequenziale...Bmw, Mercedes, Lexus, e da poco
anche la Maserati. E Jaguar...


Proprio con quest'ultima casa ho avuto la possibilità di togliemi questo sfizio e capire, in prima persona, se davvero sono pronto alla bocciofila.
Grazie ad un lavoro come driver presso il courtesy car della Jaguar\Land Rover al 70° Open Golf d'Italia, ho vissuto con una Jaguar Xf, notte e giorno, su ogni tipo di strada, per 9 giorni.
Il mezzo in questione ha le seguenti caratteristiche: motore 2,2 diesel con single turbo e trasmissione a 8 rapporti con possibilità di selezione manuale delle marcie tramite paddle al volante.
In pratica la versione "Eco" della gamma Jaguar. La potenza non è particolarmente eccitante, 190cv. Ciò che impressiona è la coppia, 45 kgm a 2000 giri. Il peso si attesta su un poco rassicurante
dato dichiarato di 1925kg. L'esemplare con cui ho convissuto era dotato di cerchi da 18 calzanti nuovissime Pirelli PZero nero e una infinita serie di optional. Per me, che nella vita guido modestissime utilitarie
e per puro divertimento compatte sportive di qualche anno fa, è stato un bel salto...di quasi 20 anni.


Devo dire che la linea, secondo me, è ben riuscita: i volumi sono raccordati in maniera molto piacevole, è moderna senza avere le forzature stilistiche che hanno alcune rivali (Bmw...). I cerchi da 19 pollici
le stanno meglio, in quanto è un'auto grande e i cerchi da 18 pollici sono appena sufficienti a riempire i passaruota. Insomma una bella auto, che si fà guardare. Anche se poi, andando in giro, ho notato che le berlinone Opel assomigliano parecchio alla "mia" Xf...
L'impatto è stato molto positivo. La posizione di guida è molto comoda, ergonomica. Grazie alle 659.000 regolazioni del sedile (con tanto di memoria in caso di diversi guidatori) trovare la giusta posizione è molto facile e veloce.
Gli interni sono da auto premium, con plastiche morbide al tatto e rivestimente in pelle. Anche se...c'è un appunto da fare. Il mio esemplare aveva le finiture in finta radica, cosa che fà tanto "vorrei ma non posso". Molto meglio avere finiture in alluminio o nere, più eleganti e moderne. Nei primi km le cose che saltano subito all'occhio sono due: la prima è che più che veloce è un'auto...rapida. Non ha la potenza per essere veramente "cattiva", vista anche la massa, ma grazie alla coppia i sorpassi o tenere medie di tutto rispetto non è mai un problema. Con il cambio in "D", si può andare a spasso con l'elettronica che cerca il rapporto per consumare meno e poi, all'occorrenza, affondare l'acceleratore e sorpassare e cambiare passo immediatamente, grazie alla funzione "kick-down" che butta giù un paio di rapporti e dà la massima ripresa possibile. Anche se, c'è da dire, il cambio attende sempre un attimo di troppo, e spesso, durante un sorpasso, mi è rimasto per un attimo il fiato a metà, in attesa che arrivasse la spinta.
L'Xf è grossa e pesante, come detto, ma nasconde bene la sua massa. Non sembra, nella guida di tutti i giorni, di avere un'auto imponente, perchè nel traffico risulta maneggevole e non si ha la sensazione che sia "troppa". Non è una utilitaria, ovviamente, ma neanche un incubo in città.
Grazie ai vari sensori e telecamere posteriori, anche parcheggiare è molto facile e non mette troppa ansia, a patto di trovare un posteggio abbastanza grande.
Venendo alle sensazioni di guida vere e proprie, in autostrada ovviamente quest'auto è fatta per "spadroneggiare". Se la si lascia fare, cercando una velocità in cui l'Xf sia a proprio agio, ci si ritrova a viaggiare tra i 180 e i 200 km\h, velocità alla quale appare rilassata e stabile, e molto silenziosa. Il 2,2 diesel, per altro, permette a 130 km\h di fare quasi 18 km\l, cosa impressionante vista la massa.

Per fortuna, (altrimenti avrei finito le cose da dirvi...), questo lavoro mi ha portato spesso a guidare di mattina prestissimo su stradine secondarie e veloci statali poco trafficate...quindi ho potuto fare qualche km come si deve.
Premendo il selettore  del cambio e girandolo ancora di uno "spicchio" in senso orario, il cambio entra in modalità "sport". Sul display centrale appare un numero indicante il rapporto inserito (in stile auto da rallye) e la logica di funzionamento del cambio diventa più "ignorante",
lasciando campo libero al guidatore: la selezione dei rapporti avviene unicamente tramite i due paddle dietro al volante, e si può tenere il rapporto quanto si vuole. I paddle sono comodi, ma non danno una sensazione "meccanica". Sembrano più degli interruttori, ma sto cercando il pelo nell'uovo.
In scalata il cambio è veloce e preciso, mentre in salita si sente un pò di incertezza a gas spalancato, cosa che migliora un filo se si lascia l'acceleratore un attimo. Il motore ha un buon tiro fino a circa 4000g\m, come ogni buon motore diesel.
L'assetto è morbido ma non si fa troppo distrarre dai dossi o dalle compressioni, permettendo di concentrarsi solo sulla guida e sul percorso. Ovviamente, come per ogni auto grossa e pesante, l'approccio "entra piano\esci forte" è quello che permette
il miglior ritmo. Il sottosterzo è ben controllato, ma più si chiede all'anteriore e più diventa invandente, quindi se si chiede meno in fase di entrata l'auto si assesta abbastanza velocemente e si può aprire tutto, uscendo forte dalle curve e tenendo un ritmo di tutto rispetto.
La trazione non è mani un problema, almeno sull'asciutto: per quanto si chieda al posteriore, non esce mai di traiettoria e la spia del controllo di trazione (disinseribile) rimane ostinatamente spenta.
Lo sterzo non è particolarmente sensibile, ma è accordato con il resto dell'auto, che è solida e veloce ma filtrata, come deve essere per questa tipologia di auto. I freni riescono a gestire la massa in questione, ma senza esagerare: dopo qualche "pinzata" decisa
gli spazi di frenata si allungano in maniera sensibile.


Insomma, tirando le somme: nonostante non sia il mio genere preferito, capisco il perchè piaccia. Comodissima, ti "coccola" e ti fa sentire al centro dell'attenzione. All'occorrenza può essere lanciata con decisione, ma non perde mai il suo contegno. Una vera Jaguar.
Muoio dalla voglia di guidarne una con il V8 (XfR)...
Ah...il mio primo automatico... dico solo questo: in un'auto grossa e comoda è l'unica scelta sensata. Un manuale non avrebbe aggiunto nulla alla tanto discussa "connessione all'auto", ma anzi avrebbe tolto facilità d'uso e avrebbe preteso un impegno che stonerebbe con le caratteristiche intrinseche di un'auto come la Xf.

La comprerei? Si, forse si, come auto da tutti i giorni ha molto da offrire. Vi dico di più: la Shooting Brake (la versione station), la trovo molto attraente, magari con il 275cv 3.0 diesel.

Oddio. Ho le rughe.


venerdì 29 marzo 2013

Venduta! Così in fretta...

E così la Rallye ha preso la via di Asti. Venduta veramente eh, l'ho vista andare via con i miei occhi. La sua vita continuerà come muletto, in mano ad un appassionato che corre con una Clio Rs in gruppo N. Son contento, almeno verrà usata "come si deve". Il futuro cosa mi mette davanti? Non molto, al momento. Pausa.

Quindi propongo una cosa: mi piacerebbe provare le vostre auto. Fare un piccolo test dei vostri mezzi, con voi, parlarne, discuterne. Mi piacerebbe creare uno spazio di condivisione delle proprie auto. Sarebbe fantastico!

Se avete voglia di partecipare, scrivetemi pure, e vedremo di organizzarci...

Sarebbe VERAMENTE fantastico!

Marco

giovedì 4 ottobre 2012

L'INCREDIBILE LEGGEREZZA (DELLA CAPARRA)

Sapete cosa? Ho ancora un Peugeot 306 Rallye. Già. 
Come scritto precedentemente, avevo ricevuto una caparra da parte di un ragazzo di Livorno...che poi ha passato la mano. E io ho ancora la 306.
Ma tutto questo mi ha permesso di fare un'altra esperienza: per la prima volta in vita mia sono rimasto a secco.
Faccio un'anticipazione: la spia della riserva della Peugeot si accende con moltissimo anticipo, forse per evitare, vista anche la sete del 2.0, che qualche pirla resti a piedi. Come dire: ti avverto prima, poi non ti lamentare.
E così, visto che oramai ce l'ho da un anno e mezzo, ho iniziato ad aggiungere sempre più km con la riserva accesa.
Finchè, uscendo da una rotonda a 200mt da casa mia, la macchina mi si è spenta. Alla grande, ho fatto giusto in tempo a posteggiare per bene in un posteggio miracolosamente libero, a spina di pesce.
Ora so una cosa di più sul 306:la riserva ha un fondo. Sagace!

Ne sto conoscendo davvero tutti (troppi?) i segreti...



Marco

mercoledì 20 giugno 2012

LE MIE EX - 1992 HONDA CIVIC VTI

Eccoci di nuovo: ho la copertina a quadrettoni sulle ginocchia, la pipa in mano e gli occhiali dorati in punta di naso. L'angolo dei ricordi.

Una delle vetture che mi hanno accompagnato, seppur per un (troppo) breve periodo è stata la sorellina dell'Honda Integra: la Civic Vti. In verità è il contrario, visto che l'Integra è venuta dopo ed è stata sviluppata partendo dalla Civic della serie EG: persino il motore 1,6 della Vti è stato la base del 1,8 dell'Integra. Comunque, parentele a parte, la storia della Vti incomincia  a Settembre 2009. Trovo su Subito.it un'annuncio che recitava così: "vendesi Civic Eg6, anno 1992, condizioni da rivedere". Dalle foto l'auto sembrava messa maluccio: tetto scolorito (sembrava di avere la mappa di Risiko sulla testa), cofano bozzato, carrozzeria "da rivedere" (nel senso che la si guardava, ci si girava, e poi bisognava trovare il coraggio per rivederla perchè non ci si poteva credere alla quantità di graffi e segni presenti). Due cose però mi han colpito: la prima era la presenza di numerose modifiche "succose": alettone Spoon in carbonio, assetto, cerchi Rota Slipstream, scarico completo da 60mm con terminale Spoon N1, sedili anteriori Recaro e pomello del cambio di derivazione Honda Integra. Tante modifiche "costose" e succose. La seconda cosa che mi ha attirato è stato il numero posto vicino alla voce "prezzo" dell'annuncio: 1500 - seguito dalla dicitura "Trattabile".

Dopo aver visto tutto questo la scimmia mi ha preso sottobraccio e ha composto il numero dell'annuncio per me, passandomi il telefono e ammiccando.

Per farla breve, un venerdì mattina sono andato nella ridente La Spezia per provare e acquistare l'auto. Dopo una breve corsa in una stradina di campagna (dopo la quale, detto tra noi, avrei comprato anche un'Ape Cross) e una brevissima trattativa (1000€!) siamo andati a fare il passaggio di proprietà e mi sono trovato proprietario di una Civic Vti del 1992 che puzzava di cetaceo spiaggiato a Ferragosto, cadeva a pezzi e faceva un rumore apocalittico. 178.000km, tetto apribile che non si apriva (e una volta aperto a pugni e calci non si richiudeva per ripicca), baule posteriore che una volta aperto rimaneva aperto (forse per bilanciare il tettino), contagiri e tachimetro non funzionanti, Vtec che si inseriva random, volante che andava tenuto storto di 25° per andare dritti, freni finti (c'era il pedale, ma se lo si schiacciava si produceva solo un flebile fischio e nessun rallentamento). Insomma, il mio solito acquisto ragionevole.
Arrivati a Torino dopo un viaggio intergalattico, tra il boato dello scarico e i vari "problemini" presenti, mi sono subito messo in cerca di qualcuno per fare la revisione. Già, revisione scaduta. Non vi dico le facce nell'officina quando l'ho portata: l'addetto alla revisione si è messo a piangere e si è colpito con una chiave da 28.
Ho poi risolto nel tempo diversi problemini: aggiustato il cruscotto, cambiato il solenoide Vtec (che causava l'entrata a caso della fasatura variabile), sistemata una testina dello sterzo che aveva troppo gioco, fatto degli angoli ed una convergenza decente e fatto in modo che tutto si aprisse e si richiudesse (e viceversa...), rifatto i freni e un tagliando decente (e l'ho anche lavata...per togliere l'odore di morte ho usato Acqua Santa e sgrassatore).

 Eccola com'era dopo circa 6 mesi:




Nell'ultima foto si può notare l'apertura homemade / homeless per l'aspirazione, fatta con le mie manine sante e una seghetto da plastica, oltre che un tubo della stufa: la F1 mi fa un baffo. 

Veniamo alla "ciccia" del discorso. Partiamo dal motore: come detto, il B16 è il fratellino del B18 montato sull'Integra. 1600cc, 160cv, 8800giri. Un vero gioiellino, il primo vero "Vtec". La botta che tira la fasatura variabile è molto più violenta di quella che dà il B18, ed essendo un motore con misure "superquadre" gira persino più alto. Ha un carattere schizzofrenico, con pochissima spinta sotto fasatura e un crescendo in Vtec da provare almeno una volta. Assomiglia un pò ad una vecchia moto 2 Tempi, e ho detto tutto.
Anche grazie al peso contenuto (1050kg) la differenza di prestazioni con l'Integra c'è ma non è così marcata. All'epoca il 1,6 Honda era 10cv più potente dei 2.0 concorrenti, e questo la dice lunga su quanto fosse avanzato tecnicamente. I rapporti del cambio sono studiati per tenere in motore sempre in tiro ed è veramente ben spaziato. All'epoca i dati rilevati erano uno 0-100km/h in 7,3sec e 215km/h di velocità massima.
La posizione di guida, sia con i sedili originali che con i Recaro montati sul mio esemplare è molto buona: seduta bassa, cambio e volante posizionati perfettamente e ottima visuale.
Su strada la si sente molto "quadrata", ma la mia non era originale, quindi parlo del mio esemplare: ammortizzatori Bilstein BB6, molle Spoon, barre e barrettine varie, duomi anteriore e posteriore di derivazione Integra. Così risultava molto rigida, forse un pelo troppo su strada: le grosse asperità la distraevano dalla traiettoria e la facevano rimbalzare, cosa non molto utile se si vuole procedere velocemente, obbligandoti a correggere in continuazione con lo sterzo. Su asfalto più regolare invece scorreva veloce e precisa, veramente veramente divertente. Per altro tutto l'insieme era completato da un cambio veloce e preciso anche nelle cambiate a quasi 9000giri e uno sterzo molto molto positivo, tranquillo alle velocità più elevate ma reattivo e abbastanza preciso a quelle più basse. Sinceramente? Se si accettano le caratteristiche della meccanica (motore vivo solo da un certo regime in su) e la si guida in un certo modo (come se l'aveste appena rubata a Mike Tyson con dentro sua moglie nuda), la Vti risulta viva e divertente. Ci si deve concentrare al 100% per tirarne fuori il massimo, ma ti ripaga con un'andatura molto veloce e avvincente. Anche i sensi aiutano a dare un'idea di auto da corsa: il suono è pazzesco, sia come volume che come intensità.

Le sue caratteristiche "estreme" sono anche il suo limite: su una strada in salita o particolarmente "difficile" come lettura, la mia 306 Rallye (tanto per fare un esempio fatto in casa) penso possa andare più veloce con meno sforzo, vista la disponibilità di coppia ai medi regimi che permettono di avere una guida meno impegnativa. Per dire, se vi trovate in 5° a 100km\h e volete sorpassare, schiacciare l'acceleratore potrebbe non bastare, perchè se vi trovate sotto Vtec semplicemente non avrete alcuna spinta. Per contro, in pista penso che la Vti possa essere più veloce ed efficace della Rallye, visto che la guida tra i cordoli è senza compromessi (e senza auto nel provenienti dal senso opposto...). I freni sono molto sotto gli standard moderni: poco efficaci e non all'altezza del motore.

Le quotazioni di questo modello oscillano ad oggi tra i 2000€ e i 6000€, a seconda dello stato e dei km percorsi, ma secondo me saliranno negli anni a seguire. L'affidabilità è quella consueta Honda, quindi elevata. Per me promossa a pieni voti, a patto di sapere cosa si sta acquistando...se vi dovesse interessare acquistarne una, provatela prima per bene, se possibile.

La rimpiango? Beh è un'auto coinvolgente e fatta bene, ma penso che l'Integra le sia superiore in tutto e per tutto. Ora non mi resta che ricompramene una di Integra: chissà se su subito.it...





Marco

giovedì 24 maggio 2012

Guidare nel 2012...

E' un periodo in cui quando mi metto al volante per Guidare - Guidiare solo per il gusto di farlo - non posso fare a meno di fare riflessioni un pò contrastanti.
La prima è che sulle nostre strade, tra limiti, autovelox, tutor, o più semplicemente traffico, non ha molto senso avere un'auto "sportiva". E' come avere delle bellissime scarpe da calcio e giocarci sulla ghiaia. Questo mi porta a riflettere sul mercato delle sportive moderne, dalle compatte alle ipersportive: prestazioni sempre più elevate, limiti di tenuta elevatissimi, controlli elettronici. Mai come oggi penso che alla portata di tutti ci sia una enorme velocità potenziale: persino mia madre, avesse il coraggio per farlo, potrebbe andare forte, senza rischiare molto.
E quindi, dove sta il divertimento? La prestazione pura?

Che fare? Vendere tutto e eccitarsi per le Prius?  Iniziare a mangiare le alghe e lavarsi con la cenere?

Sono anche riuscito a darmi una risposta, dopo aver sgranocchiato un paio di tuberi. Guido auto sportive con 10 o più anni, spesso. Quando passo ad auto moderne, mi stupisco di quanto poco impegno ci voglia. Il divertimento nel guidare, da sempre, sta nel gestire il mezzo meccanico. Sbaglio? Non tanto nel tempo dall'andare dal punto A al punto B, ma come questo tempo viene riempito: un controsterzo qua, una sfumatura di sottosterzo là, mettere giù i Cv, frenare e gestire i pesi. Quindi forse il mercato si sta allontanando da questo concetto, in nome della sicurezza e bla bla bla.

E la soluzione qual'è? Forse avere auto d'epoca? Auto tipo questa:


Una vecchia 911, con motore, freni, assetto rivisti. Forse una Evo X o una 335i andrebbe più veloce, ma sono sicuro quale delle due sceglierei in una Domenica mattina...

E se, come me, siete con le tasche vuote?


Anche senza tutte queste modifiche..anzi meglio senza tutte queste modifiche.

Forse tutto è riassunto in questo video: tutto il gioco, il divertimento, la gioia dietro al volante.


Quanto darei per una esperienza del genere!




Insomma, vedo nel mio futuro...uno sfasciacarrozze, forse.



Marco

mercoledì 16 maggio 2012

Mondo Auto - Subaru Brz - Toyota Ft86

Come detto in precedenza, ecco il primo video: si tratta di una delle primissime comparative della nuova Subaru Brz / Toyota Ft86. Dire che questa sia l'auto più attesa dagli appassionati di guida è poco: da quanto tempo non si vedeva una coupè trazione posteriore a prezzo accettabile sul mercato? Sinceramente, non me ne vengono in mente: per caratteristiche e per filosofia, è una vera mosca bianca. Motore "politically correct" (2.0 Boxer da 200cv), trazione posteriore, differenziale meccanico, peso contenuto. Che ne pensate?


Due cose: il tester è Chris Harris, che fino allo scorso mese scriveva su EVO. Per me uno dei rari tester che cogniugano capacità al volante e ottima presenza.

Caparre e Novità.

Ciao!

Allora, molto velocemente: la 306 è stata fermata da un appassionato con una caparra: a Giugno dovrebbe prendere la via di Livorno.
Prima di quella data mi sto ripromettendo di fare delle riprese esterne per un prototipo di "test drive". Ho già fatto le riprese interne, e rivedendomi mi sono fatto un sacco di risate. Sembro moooooolto più pirla di come sono nella realtà (almeno spero). Vedremo con le esterne, dopo aver montato il tutto, cosa ne uscirà.
Stare davanti ad una macchina video mi blocca molto più di quanto pensassi...

Dette queste due cose, vi metto al corrente di un'altra idea. Mi piacerebbe creare post "veloci": allegare video o notizie del mondo auto\moto, in maniera molto libera. Uno scambio d'opinione tra appassionati: è questo l'obbiettivo. Spero che questo prenda renda il blog meno monodirezionale.

A presto


Marco